Come ogni anno è arrivato l’autunno a regalarci i sui caldi colori prima che la morbida e fresca neve ricopra tutte le montagne e la sua vegetazione. L’autunno è la stagione dove le foglie ingialliscono e cadono trasportate dal vento e dalle acque. L’autunno è il periodo in cui le malghe e gli alpeggi chiudono è il bestiame ritorna sulle stalle di paese. L’autunno è il periodo in cui molti animali iniziano il letargo per poi risvegliarsi in primavera.
Panorama a sella Rioda |
Nuvole verso la val pesarina |
L’autunno è anche il periodo delle piogge, non che quest’anno siano mancate, e delle nebbie. Ed è proprio per la nebbia che dallo scorso autunno avevo un conto in sospeso con Sauris e i suoi paesaggi. E quindi come non partecipare alla ormai consueta camminata sui suoi pascoli. Quest’anno la nostra guida ho optato per un itinerario un po’ più semplice partendo direttamente da sella Rioda sopra Sauris di Sopra. La giornata non è perfetta come meteorologicamente parlando, ma abbiamo tutti la speranza che queste nuvolette se ne stiano alte in cielo e non si abbassino, nascondendoci nuovamente il lago è il panorama come lo scorso anno.
La valle di Sauris dal monte Palone |
Facciamo una prima tappa sul monte Palone da dove possiamo ammirare tutto il passo che è balzato ai onori della cronaca sportiva per il passaggio del giro l’italia nella tappa che ha visto il suo arrivo in cima Zoncolan. Le nuvole ci accompagnano sempre di più spesso, ma ci regano anche molti sprazzi di un intenso blu è molti raggi di caldo sole.
Vista la buona tabella di marcia allunghiamo il nostro tragitto verso malga rioda. Orami siamo sui sentieri che ho già ripercorso lo scorso anno, ma quest’anno non è il muro di nebbia che cela il paesaggio e riusciamo ad ammirare i paesaggi che l’anno scorso le nuvole ci hanno negato.
Riflessi in malga Rioda |
In malga Rioda ci fermiamo per il pranzo. C’è ancora qualche mucca sperduta al pascolo ma la gran parte è già rientrata nelle stalle di paese e anche le malghe che si vedono in lontananza sono ormai chiuse. Riprendiamo il sentiero, o meglio la larga mulattiera di servizio per andare verso la nostra meta, la forcella Festons e la salita al monte Morgenleit.
Verso forcella Festons |
La salita a l Morgneleit (pendio esposto al sole del mattino) è ripidina, ma il sentiero a zigzag è molto comodo da percorrere, e in poco tempo siamo in cima.
La piana delle Malge |
Sauris di Sopra dal Morgenleit |
Purtroppo mentre noi salivamo in vetta le nuvole si sono abbassate al punto di negarci la vista del lago e di tutta la valle sottostante, e anche la temperatura inizia ad essere un po’ umidiccia. Tempo di fare un po di foto di gruppo e poi è tempo di scendere.
Il gruppo che è salito fino in vetta |
Nuvole che beffarde si rialzano durante la discesa verso Sauris regalandoci un ultimo suggestivo scorcio della valle.
La valle di Sauris |
Prendiamo queste nuvole con filosofia, ho un altro discorso il sospeso con Sauris e toccherà tornarci per vedere i suoi paesaggi e degustare le sue delizie, delizie che quest’anno non sono durate il tempo di una foto!
Ringraziamenti
– Grazie a Franco Polo per l’organizzazione
– Un grazie a Federica per la compagnia in auto da Osoppo a Sauris