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Le vie di Topolò

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Ci sono luoghi che si scoprono lentamente, piano piano, sorpresa dopo sorpresa. Luoghi di cui si ignora l’esistenza fin quando non se li sente nominare, quasi come per sentito dire. Ed è così che sono venuto a conoscenza di Topolò, un piccolo paese che si torva tra i luoghi più sperduti delle valli del Natisone, dove le strade finiscono e iniziano solo i sentieri.

Topolò è sempre più conosciuto grazie ad una manifestazione culturale che da un ventennio è ospitata sulle sue strade, sulle sue piazze e tra i sui vicoli con incontri, proiezioni installazioni musica molto altro, con presenze da tutta europa. Parliamo di Stazione di Topolò o  Postaja Topolove per usare l’acronimo Sloveno per la vicinanza con il confine.

Topolò colpisce subito, il suo panorama è una cartolina perfetta, con questa immagine di paese arroccato sul fianco della montagna, con le sue case vicine e le strette strade, la cordialità delle persone che ci vivono che ormai sono poche decine.

Ma Topolò mi ha sempre lasciato una splendida impressione che non è quella del paese abbandonato a se stesso e diroccato, quando ho sistemato le foto mi sono accorto dell’impressionate ordine e pulizia che hanno i suoi vicoli e le sue case. Un ordine che aumenta l’armonia di questo luogo.

Per quanto riguarda la manifestazione quest’anno ho visto la proiezione di “The special need” alla presenza dei due attori principali. Un film veramente divertente e toccante, che ci lascia sia con l’amaro in bocca ma anche con la speranza di un mondo migliore per tutti. Un film che si è gustato ancora meglio nella semplicità di un luogo unico che sa di passato.

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