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Panoramica da Sauris di sopra |
Inizio a pensare che quest’anno qualcuno, o qualche entità che giochi con i fili del destino non voglia che io faccia delle foto ai colori dell’autunno. D’accordo non posso sperare che si ripeti un’altra giornata come al passo della pura l’anno scorso…però almeno uno scorcietto di sole durante le mie camminate non sarebbe proprio mal visto. Ma non sarà certo la nebbia e l’umido che fermeranno me e la mia fedele macchina fotografica, anzi la prendo come una sfida. Anche se lo ammetto, se avessi scelto in base al meteo credo che il divano avrebbe avuto la meglio, ma come avevo già avuto modo di scrivere, ormai in queste giornate si è formato un bel gruppo di perone che fa sempre piacere rivedere.
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Gialli nel bosco |
Sauris e il suo lago hanno sempre avuto un fascino mistico, ed è sempre un piacere arrivarci, nonostante la strada da affrontare non sia proprio uno spettacolo. Un peccato non aver potuto vedere in tutto il suo colore il lago, ma nebbia ci ha impedito la visuale su questa meraviglia anche se il lago è un bacino artificiale.
Dopo un buon caffè e brioche iniziamo questa passeggiata, ma non prima che la nostra guida ci abbia illustrato brevemente la storia e i miti di questa vallata e della sua popolazione dalle origini tedesche. Iniziamo cosi la ripida strada verso le malghe, con il miraggio di vedere un po’ di sole. D’altronde c’è ci giura di averlo visto in mattinata a casera Razzo, ma ora di sole non se vede neanche una timida ombra, ma di sicuro tra un po’ si aprirà il cielo…o meglio cosi sosterrà più volte nel corso della giornata la nostra guida.
Ed in forcella Festons il meteo non cambia, e tra un barlume di luce ed una nuova nuvola di nebbia che ci attraversa si riesce anche a intravedere il laghetto. Tra una chiacchiera ed una spiegazione di Franco mi diletto in un po’ di foto improbabili, vedremo poi cosa ne esce ma oggi mi sento molto in vena di esperimenti.
Arriviamo cosi a casera Rioda, dove ci fermiamo per il pranzo sul bordo del laghetto. Della casera sono rimasti che pochi ruderi da cui si scorgono i segni lasciati dal fuoco. Ma le stalle ci sono ancora e in periodo estivo sono ancora in uso e piene di mucche che rientrano dai pascoli.
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Forcella Festons |
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I resti di casera Rioda |
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Gialli nella nebbia |
Visto che del sole non c’è traccia riprendiamo il sentiero, con una piccola immancabile variante di sentiero creativo. In cresta ammireremmo il fantastico paesaggio sottostante con le case di Sauris che si riflettono nel blu del lago, ma forse l’ho già scritto…la nebbia non c’è lo consente. Notiamo molti alberi che sono ricoperti da molte muffe e licheni da sembrare spettrali, se poi aggiungiamo la nebbia forse riusciamo un po’ a intuire come sono nate le leggende e i miti sui Sbilf e gli altri strani esseri che popolano le favole locali.
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Foto di gruppo a casera Rioda |
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Il giallo di Sauris |
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I sapori di Sauris |
Rientriamo cosi in paese ma prima del saluto è un obbligo assaggiare i salumi e i formaggi di questo luogo, che vanno assolutamente accompagnati con la superba birra che viene prodotta qui. Ed in effetti anche questa è una occasione per vedere un giallo di Sauris, ma come la nebbia copriva le gialle foglie dei larici la sete ha “nascosto” subito anche questo giallo.
Se devo tirare le somme di questa giornata questa somma è molto positiva, è stata veramente una piacevole giornata. Si certo…se ci fosse stato un po’ di sole sarebbe stata perfetta, ma si vede che gli Sbilf avevano voglia di divertirsi a coprire il sole.
Ringraziamenti
– Un grazie a tutti i partecipanti per la bella compagia
– Un grazie a Franco Polo per l’organizzazione e le ottime spiegazioni
grazie……vediamo di organizzare una bella cena a questo punto senza la scusa delle foto, della gita, del lavoro eccetera, perchè oltre a fare un lavoro che mi piace ho trovato degli amici nella nebbia……