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Panorama delle Alpi Svizzere
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Ed eccoci ad un nuovo viaggio, alla scoperta di nuovi luoghi, nuove usanze che ci porterà ad avere nuovi occhi con cui vedere al meglio la realtà in cui viviamo. Un percorso che ci porterà alla scoperta della Francia del nord (Normandia) e del sud est Inglese. Due luoghi geograficamente vicini ma divisi da un mare che li ha resi diversi.
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In coda per il S.Gottardo |
Un viaggio è comunque una vacanza e come tale deve servire anche staccare la spina della routine quotidiana. E quindi si può tranquillamente sopportare anche dei intoppi come la trappola consuma tempo che è il San Gottardo, 4 ore per 40 kilometri. Che ci hanno fatto arrivare a Nancy a mezzanotte per consumare la nostra cena. Ovviamente nel gruppo non sono mancati i commenti sulla scelta del percorso: “ma se si fosse andati per la Germania…, se si fosse…” . No sono in ferie e queste inutili polemiche non influenzeranno la mia calma e il mio scazzo e il mio relax.
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Piazza Stanislao – Nancy |
La visita di Nancy è stata molto veloce, ma sufficiente per ammirare piazza Stanislao, patrimonio UNESCO, per la sua splendida architettura barocca e le sue decorazioni in stile rococò, facendo una piccola passeggiata in compagnia della frizzante aria mattutina ammirandone cosi anche i sui bellissimi scorci.
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Fontana in stile rococò |
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Scorcio di Nancy |
Ma il pezzo forte di questa vacanza e la scoperta delle cattedrali gotiche. Ed è attraverso l’incantevole panorama delle coline francesi passando dalla zona dello champagne che visitiamo le prime due dedicate alla figura di Maria. Notre-Dame de Reims ci lascia esterrefatti davanti a tanta magnificenza. Rimaniamo affascinanti dalla sua storia che ne ha accompagnato la costruzione e la successiva ricostruzione post guerra. Ricostruzione resa possibile da un cospicuo aiuto internazionale. Incantevoli le vetrate ricostruite in vari stili in cui spicca una vetrata di Chagall.
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Notre-Dame de Reims |
Imponente come dimensioni la cattedrale di Amiens considerata la più grande cattedrale gotica della Francia, ma forse rimaniamo un po delusi dalla sua atmosfera, un po troppo luminosa rispetto alle nostre aspettative, d’altronde, forse anche erroneamente, nel nostro immaginario la cattedrale Gotica è buia e misteriosa quasi oscura, e forse era cosi, ma gli eventi dei tempi, guerre, ed alcune decisioni discutibili dei sacerdoti che le hanno gestite nei secoli, rimozione delle vetrate per avere più luce, hanno portato questi luoghi ad essere più luminosi.
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L’interno della cattedrale di Amiens |
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Uno scorcio di Amiens |
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Tramonto verso Dieppe |
Troviamo anche molto interessante la visita alla città, attraversata da vari canali, e che per alcuni tratti ci sembra ricordare un po’ di architettura medioevale.
Nei vari spostamenti tra i luoghi c’è sempre tempo per recuperare un po di sonno arretrato, ma non c’è niente di meglio che riapriprli per ammirare un suggestivo tramonto. mentre ci avviciniamo a Dieppe, dove, l’indomani, prenderemo il traghetto per l’Inghilterra. Ma prima, nonostante ci aspetti una levataccia, ne approfittiamo per socializzare con i compagni di questa avventura davanti ad una birra.
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La spiaggia di Dieppe |
Mare che separa due mondi, mare tranquillo o tumultuoso, mare che trasmette senso di pace e tranquillità ma che in un passato recente ha visto scontri e si è tinto di rosso. Mare che ci traghetta dalla Francia all’Inghilterra, dove approdiamo tra le ripide scogliere di beacy head.
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Le Bianche scogliere |
Il paesaggio e suggestivo, ed incantevole e ci rendiamo conto di essere proiettati in nuovo paese, e non solo perché qui si guida dalla parte sbagliata della strada.
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Vicino a Beacy Head |
Attraversiamo o i paesi che ci separano da Canterbury, passando per Rye, dove una breve sosta ci permette di aprezzare l’architettura inglese. Case piccole e suggestive, ma sopratutto iniziamo a prendere confidenza la passione inglese per i fiori e giardini. Natura che da respiro alle città. Case e vie che ci regalino scorci che sono impossibili da non immortalare.
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Uno scorcio di Rye |
Ma se i paesaggi sono fantastici le strade fanno un po rimpiangere l’Italia al nostro autista, le strade sono molto spesso strette e tortuose, ma questo non spaventa certo il nostro autista.
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Canterbury |
A Canterbury rimaniamo colpiti dalla cattedrale, immensa peccato non ammirarne il coro e altre parti che in questo periodo sono inaccessibili. Ma ci rifacciano gli occhi facendoci suggestionare dal suo centro storico.
L’Inghilterra non è solo cattedrali e distese di colline ricoperte di varie vegetazioni ma è anche superbi castelli inseriti in fiabeschi contesti.
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Leeds castle |
Ed è in questo contesto di un castello che emerge dal suo lago che visitiamo il Leeds Castle. Castello di cui forse apprezziamo maggiormente la sua collocazione che non il castello stesso. Il parco che lo circonda e a dir poco stupendo. Oche, anatre, cigni e pavoni ravvivano i giardini, i laghetti e corsi d’acqua di un parco superbo, un parco che, grazie ad un abbonamento annuale, e sempre accessibile e molte persone ne approfittano per un picnic nei sui giardini.
I paesaggi di questa zona sono molto pittoreschi, e anche le strade non sono da meno. Il concetto inglese di strada principale si può riassumere come una stratta e tortuosa strada in cui 2 mezzi pesanti hanno le loro difficoltà ad incrociarsi.
“Le siepi le abbiamo viste molto bene, potrei mettere un tosasiepi sul bordo della corriera e rifinire tutte le siepi dell’Inghilterra del sud (Roberto, l’autista)”.
Se il primo castello ci ha impressionati il castello di Hever ci lascia semplicemente senza parole. Castello le cui pareti hanno visto fatti di importanza storica per l’Inghilterra, in quanto tra le persone che vi hanno vissuto c’è stata Anna Bolena, donna per cui Enrico VIII si invaghi a tal punto che per suggellarne il matrimonio arrivo alla scissione della chiesa d’Occidente attraverso lo scisma anglicano.
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Hever Castle |
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Il lago di Hever Castle |
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Uno dei giardini |
L’interno del castello è molto accogliente e regala un’atmosfera molto calda. Ma sono i suoi giardini che terminano su un lago a toglierci il fiato. Una moltitudine di piante fiori e ancora giardini, fontane fiori. Insomma abbandonatemi qui per due giorni a fare macro fotografia, questo luogo è il mio paradiso.
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La resistenza e inutile |
Il nostro pellegrinare prosegue, e passiamo dai castelli e le cattedrali di una storia relativamente recente ai reperti della preistoria. Arriviamo cosi nella misteriosa Averbury, luogo dove dei monoliti di pietra disegnano dei cerchi sul terreno. Non nascondo un po di delusione, sarà per il fatto che il luogo è stato “contaminato” da strade e case che rompono il disegno, ma visto dal basso non mi trasmette nulla. Cercherò delle foto aeree per cercare di capire la grandezza di questo antico posto anche se a pensarci bene questi monoliti sono veramente grandi e nella preisotria non c’erano di certo gru o similare per inalzarli.
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I monoliti di Averbury |
Spezzo il racconto in due parti quindi ringraziamenti, riferimenti e altro li troverete sul prossimo post.