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Il castello delle favole

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C’era una volta…

Quante volte volte ci siamo imbarcati nei personaggi delle favole, Biancaneve, Alice, il gatto è la volpe e tanti altri. Gli abbiamo incontrati da bambini raccontate dai propri genitori, zii o nonni. Oppure nei grandi schermi con le ultime produzioni cinematografiche o come ispirazione di vari serial televisivi. Ma abbiamo mai pensato che magari questi personaggi un po’ tanto strani lo sono? Anà-Thema Teatro ci ha dato un buono spunto per guardare questi protagonisti di molte storie da un’altro punto di vista, molto curioso molto divertente ma sopratutto anche inaspettato.

Sotto l’arco Bollani il Cappellaio matto ci da il benvenuto e ci spiega come si svolgerà la serata, ovvero 12 postazioni disseminate su un più che mai suggestivo castello, dove gli attori faranno i loro monologhi.

Partiamo con un depresso e un effeminato Principe Azzurro, stressato dal suo lavoro e invidioso dei capelli della fata Turchina.

Proseguendo con una schizzatina biancaneve, alle prese con matematica e pensieri ricorrenti sulle mele, forse meglio staccare un po’ un viaggio …a vedere la grande mela?

Nel nostro girovagare per il portico ci imbattiamo in un filosofico Pinocchio, che nei sui pensieri sogna di avere un cuore vero per insegnare la vita e l’amore alle persone, ma forse non serve avere un cuore di carne per apprezzare le gioie della vita. Ma ma di tutto ciò non parliamone con  Mangiafuoco.

Entriamo nel castello dove un furibondo nano Brontolo si scaglia contro le suore della sua scuola e sulla recita di fine anno.

Una eterna assonata Bella Addormentata, sogna il bacio del principe azzurro, pensando che quelli che sono passati nel frattempo non siano abbastanza validi, altrimenti si sarebbe svegliata. E con la tisana del sonno eterno continua ad aspettare.

Ed è arrivato il turno di una staccanovissima Cenerentola che ormai si dedica esclusivamente alle pulizie e a come mescolare i vari detersivi per ottenere un risultato migliore, qui non c’è più tempo per scarpette e principi

Mentre usciamo dal castello ci imbattiamo sulla Regina Grimilde, sempre intenta ad eliminare le donne che possono competere con la sua bellezza e rango, ma che ormai non riesce ad intimorire ne nuove generazioni.

Un altro personaggio che le favole hanno reso infelicemente cattivo è il lupo, che racconta la sua versione dei fatti e di come sia stato truffato da Cappuccetto Rosso e dalla Nonnina. 


Percorrendo i sentieri troviamo una stupefacente Alice sopra un albero, persa nei suoi pensieri e nei suoi canti. Mentre racconta di come mangiando un biscotto essa sia cresciuta cresciuta, ma forse anche il funghetto che ha mangiato ha avuto i suoi strani effetti.


I litigosi e improvvisati Gatto e Volpe inventano sul momento un modo per “alleggerire” le tasche dei passanti.

Goood Robin, invece ci presenta un monologo tra un Banfi di annata e un moderno Alex Drastico.


Continuando il giro ci imbattiamo in Raperonzola, anche lei un po’ tontina, e che chiama le stelle con i nomi…e cognomi dei cantanti. Ci racconta la sua storia, rocambolesca ma quasi a lieto fine, solo che il lieto fine è stata la fuga dal principe e il ritorno alla torre dove viveva imprigionata.

E adesso….AAARGH!!!! la Regina di cuori ci vuole tagliare la testa. Se non gli offriamo un Moijto o del vino fresco..AAAAAAARGH!!! Dopo un allegro gioco meglio cambiare favola e tenersi la testa.

Un Merlino in versione superstar sbandata parla dei suoi spettacoli e ci fa un oroscopo bizzarro

Mentre una piagnucolante Cappuccetto Rosso, dindero e dindon, si dispera per la perdita del suo cappuccetto e con esso della sua identità

Infine Anastasia e Genoveffa raccontano la loro storia di Cenerentola, e di come quella ragazza abbia avuto tutte le fortune, mentre loro….

Ella fine il gran finale, con tutti gli attori che sfilano prendendosi i strameritati applausi. Un grazie a tutti per la splendida serata

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