Un viaggio dal percorso non corto che ci ha portato a percorrere tutto il golfo di Botnia, da Stoccolma alla Lapponia e dalla Lapponia a Helsinki, per poi essere traghettati a Tallin (ma di questa città ne scriverò in un altro post). Un viaggio lungo che ci ha solo permesso di sfiorare gli usi e le abitudini dei luoghi, ma abbastanza per riflettere su molti particolari.
La cattedrale di Upsala |
Curioso porta candele nella cattedrale |
L’arrivo a Stoccolma è un po’ surreale, sara anche per la levataccia da cui siamo reduci, e veniamo subito catapultati su un paesaggio al limite del bianco e nero. Preso possesso del posto in corriera partiamo per la nostra prima meta, Upsala, ma prima ammiriamo dalla strada una veloce panoramica di Stoccolma, con le sue isole sul golfo di Botnia che è completamente ghiacciato. Talmente ghiacciato che le persone si spostano a piedi da un’isola all’altra.
Lago di Böllnas |
Le strade sono cosi o peggio |
La mattina successiva ci si presenta un panorama mozzafiato, con un splendido sole in un fantastico cielo azzurro ed un panorama che lascia pochissimo fiato. La temperatura è accettabilissima, -6° circa, e cosi partiamo per un nuovo tratto che ci farà avvicinare alla nostra meta. Una nota sulle strade, qui le auto viaggiano con le gomme chiodate e corrono, entro i limiti, ma il ghiaccio non li impressiona. Sopratutto è normale nei paesi avere 5 cm di neve sulle strade e sui marciapiedi, e poi inizi a pensare alle polemiche scaturite per 10 cm di neve in Italia, qui vanno tranquillamente in giro in bicicletta, usando le molte piste ciclabili urbane e interurbane
Il villaggio dei pescatori di Hudiksvall |
Ci fermiamo a Hudiksvall per scattare un paio di foto al caratteristico quartiere dei pescatori, e qui abbiamo la conferma di quello che vedevamo durante il tragitto, in quasi ogni finestra delle case c’è una luce accesa. Non abbiamo una spiegazione sul perché ma crediamo che sia una tradizione trasmessa dalla poca luce che c’è nei mesi invernali.
Panorama preso dalla collina di Umea |
Continuiamo a percorrere il golfo di Botnia fino a Umea dove consumiamo un tipico pranzo Svedese. Una nota di merito va al nostro autista Roberto per averci portato sopra la collina che sovrasta la vallata, e dove si trova il ristorante.
Dopo il pranzo ne approfittiamo per fare due passi. Passiamo a lato di numerose case quasi tutte dipinte del caratteristico colore rosso, e notiamo un’altra curiosità. Le auto sono collegate alla corrente elettrica, questo per tenere sempre i carica la batteria e caldo l’olio nelle stagioni fredde.
Skellefteå |
La sera arriviamo a Skellefteå, dove ceniamo e pernottiamo, ovviamente dopo essere usciti a fare un paio di foto. La mattina successiva ritroviamo uno splendido cielo azzurro e ripartiamo per il nostro viaggio. Prima tappa il ponte di legno più vecchio della Svezia.
Il ponte di legno |
Ovviamente il fiume è quasi completamente ghiacciato, ma nei punti in cui non lo è si vedono le scure acque che lo percorrono. Il colore scuro delle acque è dato dall’alta quantità di ferro che vi è contenuta.
Lulea |
La tappa successiva è la Gammelstad di Luleå, un bellissimo e suggestivo villaggio di casette rosse che è diventato patrimonio del UNESCO. Nelle vicinanze delle chiese Svedesi ci sono spesso dei villaggi di tipiche casette rosse, non che il colore che usino per le case “normali” sia diverso se non per delle eccezioni per il giallo, che sono molto piccole. In passato venivano usate nei fine settimana dai abitanti delle campagne o pescatori per raccogliersi in preghiera. Questo villaggio è il più grande della Svezia.
Proseguiamo il nostro viaggio verso il nord ormai sentiamo vicino il circolo polare artico e la Lapponia, chissà se stasera vedremo l’aurora boreale. Ma prima facciamo una veloce visita a Tornio per gustarci un suggestivo tramonto e siamo nella prima città della Finlandia.
Dopo vari ripensamenti ho deciso per non annoiarvi spezzerò il diario in 3 parti. Prossima parte la Lapponia e le aurore boreali.
Ringraziamenti
Un grandissimo ringraziamento va alla organizzatrice di questo viaggio Luisa della Galleria Artemisia, a Daniele per i vari vasi dilatatori e i caffè, a Robero per la perizia nella guida della corriera in tutto il viaggio e a tutti i compagni di viaggio.
Un grazie anche al sito Marina per avermi ricordato i nomi dei posti visitati.