Un grifone in volo |
Poco tempo fa sono stato a visitare la riserva naturale del Lago di Cornino, un paese a ridosso del fiume Tagliamento nelle prealpi carniche, famoso per il suo particolare laghetto e per la presenza di un progetto atto alla reintroduzione dei grifoni sul territorio alpino.
Il “carnaio” con i grifoni e i corvi reali |
Colpisce molto veder volteggiare in cielo un gruppo questi volatili. Nonostante la loro mole, 8 Kg di peso per oltre 2 metri di alipertura alare, riescono a sfruttare egregiamente le correnti ascensionali e planare con una splendida eleganza. I grifoni, che fanno parte della famiglia dei avvoltoi, sono dei necrofagi quasi esclusivi, ovvero si nutrono delle carogne dei animali morti. Per evitare che la colonia si disperda o si allontani in cerca di cibo, la riserva ha adibito una radura del parco a “carnaio”, dove vengono abbandonate le carcasse di animali morti che la forestale trova in zone ove i grifoni non possono arrivare, o di animali morti donati da qualche allevamento. Vicino al carnaio si trova anche la voliera di acclimatazione per i nuovi esemplari che stanno per essere liberati in natura.
Un corvo reale al centro visite |
Esemplare di vipera dal corno |
Nel centro visite del parco si possono trovare molte informazioni sul territorio e sulle varie specie che vi sono ospitate. Sono anche presenti delle voliere dove si possono vedere, oltre ai grifoni, gufi reali, civette e dei corvi reali. In più su due teche di vetro si trovano dei esemplari di vipere dal corno, il cui morso può essere letale. A proposito di vetro, all’interno del centro visite c’è una vetrata che si affaccia all’interno di una voliera. Ci sono buone possibilità che un grifone curioso si posizioni davanti al vetro per farsi ammirare e fotografare.
Il grifone curiosoo |
Un’orchidea selvatica |
Attraverso una piacevole passeggiata, immersi in una bella natura e accompagnati dal misterioso gracchiare dei corvi reali, si arriva al lago di Cornino.
I colori del lago di Cornino |
Il laghetto ha una formazione molto particolare, infatti non ha ne immissari ne emissari, le tutto il ricircolo d’acqua avviane attraverso il sottosuolo. Il fondo del lago è ricoperto da alghe verdi e da uno strato di solfato di calcio che insieme contribuiscono a dare al laghetto la sua particolare colorazione azzurro-verde.
Panoramica del laghetto |
La temperatura dell’acqua si mantiene per tutto l’anno sui 8-10 gradi, e questa sua caratteristica ha reso tristemente famoso questo posto rendendolo affascinante ma allo stesso tempo pericoloso. Una scivolata in una acqua cosi fredda può provocare una ippotermia in breve tempo.
Per non farsi mancare nulla si può facilmente allungare la passeggiata sul greto del Tagliamento e ammirare il paesaggio che ci regala questo posto, e approfittare delle panche e tavoli a ridosso del centro visite per una breve merenda all’ombra dei alberi.